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Greta Miliani

I fondamentali dell’Armocromia: Sottotono, Valore, Contrasto e Intensità

Sottotono, Valore, Contrasto e Intensità sono gli elementi alla base di una seduta di Armocromia, ma mi sono resa conto che c’è molta curiosità e confusione in merito.

“Compro il fondotinta neutro: vuol dire che il mio sottotono è neutro?”, “Ho gli occhi azzurri: sono Estate o Primavera?”, “In estate mi abbronzo un sacco, quindi non posso essere Inverno”.

Quando si tratta di Armocromia le domande sono molte e le risposte mai abbastanza.

Visto che ci sono passata in prima persona quando ho iniziato ad approcciarmi all’Analisi del Colore, vorrei aiutarti a fare chiarezza!

In questo articolo passeremo in rassegna i fondamentali dell’Armocromia, cioè le caratteristiche da prendere in considerazione per arrivare a identificare la propria stagione armocromatica.

I fondamentali: il Cerchio Cromatico di Itten

L’Analisi del Colore (o Armocromia) è una disciplina che si basa su teorie scientifiche e permette di individuare i colori più valorizzanti, che fanno brillare le nostre caratteristiche personali ed esaltano la nostra immagine. 

Se non hai mai sentito parlare di Armocromia o vuoi approfondire l’argomento, ti suggerisco di leggere il mio articolo “Armocromia: che cos’è e perché potrebbe esserti utile“.

L’Armocromia compare negli Stati Uniti durante gli Anni Trenta e Quaranta e affonda le sue radici nelle teorie del colore. 

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Johannes Itten, pittore, scrittore e designer svizzero, è uno dei massimi teorici del colore e il suo Cerchio cromatico, conosciuto anche come Cerchio (o Ruota) di Itten, è uno strumento molto conosciuto e utilizzato nell’ambito dell’arte, della grafica, del design e della moda. E, naturalmente, anche nell’Analisi del Colore.

Il Cerchio di Itten è una guida alla scoperta dei colori e a come mixarli tra loro per ottenere abbinamenti cromatici in armonia, a volte inaspettati, che possono tornarci utili in molte occasioni: ad esempio, quali colori utilizzare per un colloquio di lavoro, un evento speciale e anche quali colori non stanno affatto bene tra loro.

I fondamentali: le proprietà del colore

Sulla Ruota di Itten sono riportati i colori primari, secondari e terziari.

I colori primari, detti anche fondamentali, sono 3: blu, giallo e rosso. Sono definiti colori puri, in quanto non nascono dalla mescolanza di altri colori.

Mescolando la stessa percentuale di due colori primari, otteniamo i colori secondari:

  • Arancio: 50% di giallo + 50% di rosso;
  • Verde: 50% di giallo + 50% di blu;
  • Viola: 50% di blu + 50% di rosso.

 

Infine, i colori terziari, detti anche intermedi, si ottengono mescolando la stessa percentuale di un colore primario e uno secondario, tra loro adiacenti: ad esempio, mescolando il blu (colore primario) e il viola (colore secondario) otterremo una nuova sfumatura di viola più scuro e freddo (colore terziario).

Perché ti sto parlando delle proprietà del colore? Perché anche noi siamo fatti di colori, in diverse temperature, valori, contrasti e saturazioni.

Grazie all’Armocromia possiamo capire quali sono le tinte che funzionano meglio per noi e vanno in ripetizione con i nostri colori naturali, per brillare in ogni occasione.

I fondamentali dell’Armocromia: il Sottotono (o Temperatura)

Il primo aspetto che si misura durante una consulenza di Armocromia è il Sottotono. 

Il Sottotono è la temperatura della nostra pelle, che può essere calda o fredda, in base alla percentuale di blu o giallo contenuta. 

L’arancione è un colore tipicamente caldo, mentre il giallo limone, anche se può sembrare contro-intuitivo, è una tonalità fredda, poiché contiene un’alta percentuale di blu.

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Per quanto riguarda il binomio per eccellenza, il bianco e nero, mentre il bianco può avere sia sfumature calde che fredde, il nero è il colore più freddo di tutti (ecco perché non sta bene a chiunque!).

Il Sottotono non cambia mai nel corso della vita, non è visibile a occhio nudo e viene misurato col draping: passando delle coppie di drappi colorati, uno freddo e una caldo, sotto al viso è possibile vedere come reagisce la nostra pelle.

Se abbiamo un sottotono freddo, al passaggio di un drappo lampone ci illumineremo, mentre in presenza di un rosso corallo la nostra pelle tenderà a ingiallire.

Viceversa, chi ha sottotono caldo, in presenza del drappo lampone tenderà a ingrigirsi, mentre il drappo corallo conferirà radiosità e un colorito salutare.

 “Ho la pelle rosata: ho un sottotono freddo?”. Non è detto.

Il colore della pelle che è visibile a occhio nudo si chiama Sovratono e, a differenza del Sottotono, può cambiare nel corso della vita: in estate possiamo abbronzarci, se ci prestiamo a trattamenti dermatologici o estetici può arrossarsi, se stiamo poco bene, la pelle risulta verdognola, ecc.

Il Sovratono serve esclusivamente per orientarci nella scelta del fondotinta. Mentre il Sovratono può essere rosato, giallo o neutro, il Sottotono è solo freddo o solo caldo.

Ecco perché può capitare che una persona con la pelle rosata abbia un sottotono caldo e, viceversa, una persona con la pelle giallina o olivastra, abbia il sottotono freddo.

Questo è anche il motivo per cui in Armocromia si dice che “la pelle comanda”, tranne in presenza di persone naturalmente rosse di capelli. In quel caso, il discorso cambia.

Se vuoi approfondire il tema, ti invito a leggere l’articolo “Come si svolge una seduta di Armocromia?

I fondamentali dell’Armocromia: il Valore Cromatico

Il Valore fa riferimento alla luminosità, cioè quanto un colore è chiaro o scuro, in base alla percentuale di bianco o nero presente nel colore stesso.

Infatti, ogni tonalità può essere schiarita (aggiungendo bianco) o scurita (aggiungendo nero o marrone): se pensiamo alla famiglia dei blu, mentre l’azzurro è un colore delicato e chiaro, il blu Navy è una tonalità particolarmente scura.

A differenza del Sottotono, per stabilire il Valore non abbiamo bisogno di utilizzare i drappi: basta usare la scala di grigi.

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Salma Hayek (sx) ha un valore scuro, mentre Saoirse Ronan (dx) ha un valore chiaro

Ad esempio, una persona con i capelli neri avrà un Valore Scuro, mentre una con i capelli biondi avrà un Valore Chiaro.

Naturalmente la classificazione non è così netta, anche perché sarebbe limitante (oltre che impossibile) suddividere 8 miliardi di persone tra chiaro e scuro.

Infatti, possono esserci persone con i capelli scuri, ma la pelle e gli occhi chiari; persone con i capelli biondi, ma gli occhi castani; altre infine con i capelli rossi e gli occhi o chiari o scuri. 

Le diverse combinazioni sono legate al Contrasto.

I fondamentali dell’Armocromia: il Contrasto

Ti è mai capitato di notare come cambia il tuo aspetto quando ti vesti di bianco e nero, rispetto a quando abbini colori cromaticamente simili tra loro, ad esempio diverse gradazioni di rosa?

Quando combiniamo tra loro dei colori che hanno un diverso Valore (un colore più chiaro con un colore più scuro) otteniamo un contrasto cromatico.

Il Contrasto è il rapporto tra il valore della pelle, degli occhi e dei capelli: più il valore di questi tre elementi sarà diverso (soprattutto di uno rispetto agli altri due), più il contrasto cromatico sarà alto; al contrario, se i tre valori si somigliano, il contrasto sarà basso.

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Jennifer Connelly (sx) ha un contrasto alto, mentre Jennifer Aniston (dx) ha un contrasto basso

Facciamo un esempio: una persona con i capelli e gli occhi scuri ma la pelle chiara avrà un contrasto alto. La stessa persona, se avesse gli occhi chiari, avrebbe un contrasto medio o medio-alto; infine, una persona con i capelli e gli occhi scuri e la pelle olivastra o nera, avrebbe un contrasto tendenzialmente basso.

Il Contrasto è utile per scegliere quali stampe ci donano in modo particolare e, assieme all’Intensità, anche verso quali tonalità orientarci nel make-up e per i capelli.

I fondamentali dell’Armocromia: l’Intensità (o Saturazione)

I colori non si dividono solo tra freddi o caldi, tra scuri e chiari, ma anche in base al loro grado di saturazione e vivacità.

L’Intensità misura il grado di brillantezza di un colore in una scala che va dal grado di massima intensità (quando il colore è puro) al grado di intensità più basso (quando il colore è ‘sporcato’ da altre tinte).

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Nelle foto qui sopra è possibile percepire la differenza tra un colore puro e uno sporcato di grigio, che appare più tenue e smorzato.

Nell’Analisi del Colore, l’Intensità si misura con gli appositi drappi verdi e ci permette di capire quanto una persona è in grado di ‘reggere’ i colori carichi e pieni, saturi appunto.

Le persone Primavera e Inverno reggeranno, tendenzialmente, colori più intensi, mentre Estate e Autunno tonalità più smorzate.

Come si scopre la propria stagione armocromatica?

Una volta che il/la Consulente professionista avrà stabilito il nostro Sottotono, Valore e Intensità e valutato il nostro Contrasto, sarà possibile determinare la nostra Stagione di appartenenza e l’eventuale Sottogruppo.

Se vuoi conoscere le caratteristiche di ogni stagione armocromatica e i relativi sottogruppi, ti consiglio di leggere questo articolo.

Grazie di aver letto fino a qua e se vuoi scoprire la tua stagione, puoi prenotare una consulenza dal vivo con me.

Ci ritaglieremo un’ora solo per te, durante la quale scoprirai, oltre alla stagione armocromatica e all’eventuale sottogruppo, anche quali sono i colori che maggiormente ti rappresentano e valorizzano nel make up, per i capelli, gli accessori e i gioielli.

Se hai domande o curiosità, non esitare a scrivermi!

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